Saperti nel fare l’amore col Sole e tingerti di rosso, immaginarti alta, grande, feconda, piena nel cielo davanti agli occhi fortunati di chi può godere di questa meraviglia dal vivo.
Ti ho guardata tramite un video in diretta della NASA e stavolta ho dovuto utilizzare altri strumenti per capire cosa stavi facendo.
Ho dovuto sentirti, avere fiducia in qualcosa che i miei occhi non potevano vedere, ho dovuto guardarti col cuore, con la pancia, con le emozioni e con la speranza.
Qualcosa di grande e potente che devo sentire profondamente anche se non lo vedo con gli occhi ma so che esiste, che è reale e sta accadendo.
Sto cercando di ascoltare il messaggio che porti in questo plenilunio particolare: ti chiamano Luna blu perché diventi piena per la seconda volta in un mese, ti chiamano Luna rossa perché ti tingi di sangue, sei molto vicina alla Terra, in perigeo, e ti allinei col Sole e con la Terra in un’eclissi.
Sei carica di energia sessuale e di insegnamenti che sto cercando di assorbire per mescolarli a ciò che questo periodo della Vita mi sta insegnando.
Segni la conclusione di un capitolo e l’inizio del successivo, questo mi spaventa e mi eccita allo stesso tempo.
Sei la Luna delle potenzialità e delle opportunità di creare la realtà che voglio.
Aggiungi dettagli al disegno dei miei sogni e desideri e per la prima volta, nonostante siano giornate di conclusioni, fatica e distanze, sento forte e nitida la consapevolezza che ho tutti i mezzi per realizzarli.
Riuscirò solo se non mi chiudo ma lascio aperte le porte che in questi mesi ho spalancato.
E tu, Luna potente di fine Gennaio, sei un dono del cielo che arriva ad aiutarmi, grossa e brillante, così commovente nel tuo unirti al Sole, così potente e quasi spaventosa nel diventare di sangue.
Non ti vedo ma ti sento e so che ci sei.
Un po’ come la realtà che sto creando, non ancora visibile ma che già si manifesta, un po’ come quel che ancora non c’è ma già esiste nel mio viaggio.
Sei il mio talismano, sempre, anche quando gli eventi e le emozioni mi frammentano, perché mi insegni che c’è un tempo adatto anche alla frammentazione, da cui poi ci si ricompone.
Sei tutta da vivere e da celebrare e stanotte brinderò a te, a me e al potere di creare la propria realtà.
Di corde e d'inchiostro 
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